Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00
Zendaya, Getty images/vogue.com
Ne è passato di tempo da quando il vintage era legato a quel mercatino della domenica, impolverato e pieno zeppo di capi in cui era difficile raccapezzarsi. Ora tutto è cambiato perché la ricerca di abiti più retò non è mai stata così attiva. Merito dei social, certo, ma anche di un cambio di rotta sulla percezione del mondo fashion in cui ci si indirizza verso una moda più green e che, attenzione, non è sinonimo di riciclo.
Se nel quotidiano è cosa ormai comune da vedere, magari con una camicietta dalla fantasia un po' démodé oppure una giacca oversize, l’abito vintage sta abbattendo un’ulteriore barriera diventando, sempre più, una scelta anche per le grandi occasioni.
Sia chiaro, non parliamo di cene in famiglia o serate in discoteca, ma di veri e propri eventi internazionali. Ad esempio, Lo ha fatto Zendaya durante la photo call per la première dell'attesissima seconda stagione di Euphoria. Musa del direttore creativo di Valentino Pier Paolo Piccioli, l’attrice non poteva non indossare un abito della maison fondata da Valentino Garavani. Ecco, dunque, un abito bustier a grandi strisce black and white proveniente dalla collezione primavera estate 1992 e indossato da Linda Evangelista.
Non è un evento abbastanza glam? Allora spostiamoci nella notte più scintillante di Hollywood. Infatti, per la 94esima edizione degli Oscar Kirsten Dunst si è presentata con un vaposoro, quanto incantevole, abito rosso a balze vintage di Christian Lacroix. Poco importa se non è stata premiata con la statuetta per miglior attrice non protagonista, Kirsten torna a casa con la consapevolezza di aver regalato un alto momento di stile.
Dal cinema alla musica, cambia arte ma non la sostanza. Già, perché ai Grammy Awards a tenere alta la bandiera della “scelta vintage” ci pensa la cantante britannica Dua Lipa. Altro che vestito lungo, qui l’autrice di Love Again decide di sfoggiare un abito bondage Versace della collezione Autunno-Inverno 1992. Una mise in pelle nera e con accorgimenti in oro che regala quel pizzico di provocante a cui l’artista ci ha abituati.
Insomma, altro che quel piccolo stand sotto casa. Il vintage, oramai, si è lanciato alla conquista di un territorio ben più grande in cui non stona minimamente. Anzi, gli calza a pennello, tanto da regalare perle di uno stile senza tempo che non finiranno mai di farci dire wow.
CREDITI
Testo di Alfredo Toriello
Immagini di Instagram
Inserisci la partita IVA se non disponi di codice fiscale o se il codice fiscale azienda corrisponde alla partita IVA.